IL PROGETTO ULISSE SBARCA A ROMA...E FORSE A GENOVA...
Ho avuto un incontro con la dottoressa Elide Taviani, vicepresidente della ong ASAL, e si è mostrata molto interessata al Progetto Ulisse, tanto da volerlo riprodurre a Genova e Roma.
Il Progetto Ulisse, fiore all'occhiello della nostra Associazione, è iniziato anche quest'anno; ed è il quarto anno che una ventina di liceali albenganesi si offre volontaria per supportare alunni svantaggiati (italiani e non) nei plessi di Paccini e Vadino.
Ringrazio le volontarie Paola Mattioli, Paola Semeria e Lia Dondi: è merito loro se il Progetto va avanti.
Riporto di seguito il testo originale della lettera inviata al dirigente dei Licei cittadini e il testo del Progetto:
Al Signor Preside del Liceo, Professor Zavattaro,
allegato a questa mia troverà il Progetto Ulisse da me elaborato dopo un colloquio con la Professoressa Marisa Ravera.
Il Progetto è inerente all’esperienza che gli allievi e le allieve del Liceo potranno attuare affiancando gli alunni stranieri iscritti nelle scuole elementari della nostra città.
Il testo che Le presento è solo una bozza che potrà essere eventualmente modificata in base alle esigenze didattiche e organizzative delle Istituzioni Scolastiche che Ella dirige.
Proposte per (brevi) corsi di aggiornamento e formazione per gli insegnanti su tematiche didattiche e interculturali sono tuttora in fase di elaborazione. Non appena approntati sarà mia premura informarLa.
Resto a Sua disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Giuliano Falco
Giuliano Falco
C/O Direzione Didattica II° Circolo di Albenga
telefono scuola 018251642 telefono casa 0182559859
cellulare 3388160769
e-mail giulianofalco@gmail.com
“Quando incontri un viandante non chiedergli da dove viene: chiedigli dove va”
(Papa Giovanni XXIII)
PROGETTO ULISSE
proposta per attività di sostegno strumentale
agli alunni stranieri iscritti nella scuola di base
anno scolastico 2005 2006
Premessa
Seguendo le congiunture internazionali, anche nelle Scuole elementari della nostra città sono iscritti numerosi alunni nati in paesi diversi o i cui genitori non sono italiani: la maggioranza di questi bambini proviene dal Marocco e dall’Albania. Sono presenti, in minor numero, alunni nati o giunti da altri paesi come la Colombia, l’Algeria o la Cina.
La diversità dei contesti di provenienza e la scarsa conoscenza della lingua italiana rende problematico il loro inserimento creando situazioni ansiogene nei diversi soggetti coinvolti, siano essi studenti, insegnanti e genitori.
Da alcuni anni affiancano questi alunni alcune volontarie dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas diocesana, coordinate dallo scrivente (fondatore del Centro Scuola Territorio). Quest’ultimo Centro si propone di essere un momento di incontro, di formazione e informazione al servizio delle Volontarie. Chi scrive incontra periodicamente le Volontarie in riunioni di sintesi, durante le quali emergono problemi e soluzioni; si socializzano paure, timori e esperienze.
La composizione sociale delle Volontarie è eterogenea: casalinghe, professioniste in pensione, persone impegnate in diverse attività lavorative, studenti e scout.
Un’esperienza formativa
È evidente la valenza formativa di questa attività di volontariato poiché si tratta di un servizio verso il prossimo, che arricchisce la persona che lo mette in pratica e chi lo riceve, in un interscambio continuo di esperienze ed emotività. Data la particolare natura del rapporto educativo, verrà privilegiato l’aspetto relazionale della comunicazione, che deve essere considerato prioritario rispetto a quello didattico (senza dimenticare che quest’ultimo è di pertinenza non del Volontario bensì del docente).
Finalità
Gli allievi e le allieve delle ultime classi del Liceo, al termine dell’attività di volontariato avranno
acquisito una maggiore capacità relazionale;
facilitato il processo di integrazione degli alunni non italiani;
incrementato le loro conoscenze sulle condizioni di vita delle comunità migranti;
messo in atto quanto appreso nel loro percorso scolastico inerente all’educazione alla convivenza civile e democratica;
ampliato il loro orizzonte con il contatto interculturale ed inter religioso.
Destinatari
Allieve ed allievi degli ultimi due anni del Liceo (allora: oggi di tutte le classi).
Obiettivi
arricchire il bagaglio culturale dello studente;
affinare la sua capacità di sapersi relazionare con gli altri in contesti non usuali;
acquisire maggiori abilità linguistiche;
comprendere le dinamiche sociali, politiche e culturali inerenti al mondo dei migranti;
partecipare al processo di integrazione degli alunni stranieri;
partecipare in modo attivo ad aspetti importanti della vita culturale cittadina;
essere consapevole dell’importanza del proprio impegno civile;
sapere utilizzare il proprio tempo libero in attività di arricchimento della propria persona e dell’altrui persona;
migliorare la propria attitudine a lavorare, discutere e affrontare situazioni diverse in gruppo;
comprendere l’importanza sociale del Volontariato stesso.
Strumenti
utilizzo di schede e altro materiale strutturato;
eserciziari e schede di classi anteriori rispetto a quella in cui è inserito l’alunno straniero;
materiale fornito dal Centro Scuola Territorio.
Luoghi
Per l’attività di volontariato: le classi che ospitano gli alunni stranieri e locali scolastici dei plessi; per l’attività di sintesi, locali dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas, in via Medaglie d’Oro, in Albenga (allora, oggi locali del II° Circolo);
per l’attività di tutoraggio: locali della Direzione del II° Circolo Didattico e/o del Liceo.
Tempi e calendario
Da concordare con le insegnanti di classe. Si presume un intervento nelle classi di almeno due ore settimanali in orario pomeridiano.
Verifiche
Saranno concordate con gli insegnanti del Liceo. Lo scrivente si propone come tutor per gli allievi e le allieve del Liceo che verranno supportati non solo come volontari/volontarie ma anche come tirocinanti.
Giuliano Falco
Ortovero, 3 ottobre 2005
Il Progetto Ulisse, fiore all'occhiello della nostra Associazione, è iniziato anche quest'anno; ed è il quarto anno che una ventina di liceali albenganesi si offre volontaria per supportare alunni svantaggiati (italiani e non) nei plessi di Paccini e Vadino.
Ringrazio le volontarie Paola Mattioli, Paola Semeria e Lia Dondi: è merito loro se il Progetto va avanti.
Riporto di seguito il testo originale della lettera inviata al dirigente dei Licei cittadini e il testo del Progetto:
Al Signor Preside del Liceo, Professor Zavattaro,
allegato a questa mia troverà il Progetto Ulisse da me elaborato dopo un colloquio con la Professoressa Marisa Ravera.
Il Progetto è inerente all’esperienza che gli allievi e le allieve del Liceo potranno attuare affiancando gli alunni stranieri iscritti nelle scuole elementari della nostra città.
Il testo che Le presento è solo una bozza che potrà essere eventualmente modificata in base alle esigenze didattiche e organizzative delle Istituzioni Scolastiche che Ella dirige.
Proposte per (brevi) corsi di aggiornamento e formazione per gli insegnanti su tematiche didattiche e interculturali sono tuttora in fase di elaborazione. Non appena approntati sarà mia premura informarLa.
Resto a Sua disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Giuliano Falco
Giuliano Falco
C/O Direzione Didattica II° Circolo di Albenga
telefono scuola 018251642 telefono casa 0182559859
cellulare 3388160769
e-mail giulianofalco@gmail.com
“Quando incontri un viandante non chiedergli da dove viene: chiedigli dove va”
(Papa Giovanni XXIII)
PROGETTO ULISSE
proposta per attività di sostegno strumentale
agli alunni stranieri iscritti nella scuola di base
anno scolastico 2005 2006
Premessa
Seguendo le congiunture internazionali, anche nelle Scuole elementari della nostra città sono iscritti numerosi alunni nati in paesi diversi o i cui genitori non sono italiani: la maggioranza di questi bambini proviene dal Marocco e dall’Albania. Sono presenti, in minor numero, alunni nati o giunti da altri paesi come la Colombia, l’Algeria o la Cina.
La diversità dei contesti di provenienza e la scarsa conoscenza della lingua italiana rende problematico il loro inserimento creando situazioni ansiogene nei diversi soggetti coinvolti, siano essi studenti, insegnanti e genitori.
Da alcuni anni affiancano questi alunni alcune volontarie dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas diocesana, coordinate dallo scrivente (fondatore del Centro Scuola Territorio). Quest’ultimo Centro si propone di essere un momento di incontro, di formazione e informazione al servizio delle Volontarie. Chi scrive incontra periodicamente le Volontarie in riunioni di sintesi, durante le quali emergono problemi e soluzioni; si socializzano paure, timori e esperienze.
La composizione sociale delle Volontarie è eterogenea: casalinghe, professioniste in pensione, persone impegnate in diverse attività lavorative, studenti e scout.
Un’esperienza formativa
È evidente la valenza formativa di questa attività di volontariato poiché si tratta di un servizio verso il prossimo, che arricchisce la persona che lo mette in pratica e chi lo riceve, in un interscambio continuo di esperienze ed emotività. Data la particolare natura del rapporto educativo, verrà privilegiato l’aspetto relazionale della comunicazione, che deve essere considerato prioritario rispetto a quello didattico (senza dimenticare che quest’ultimo è di pertinenza non del Volontario bensì del docente).
Finalità
Gli allievi e le allieve delle ultime classi del Liceo, al termine dell’attività di volontariato avranno
acquisito una maggiore capacità relazionale;
facilitato il processo di integrazione degli alunni non italiani;
incrementato le loro conoscenze sulle condizioni di vita delle comunità migranti;
messo in atto quanto appreso nel loro percorso scolastico inerente all’educazione alla convivenza civile e democratica;
ampliato il loro orizzonte con il contatto interculturale ed inter religioso.
Destinatari
Allieve ed allievi degli ultimi due anni del Liceo (allora: oggi di tutte le classi).
Obiettivi
arricchire il bagaglio culturale dello studente;
affinare la sua capacità di sapersi relazionare con gli altri in contesti non usuali;
acquisire maggiori abilità linguistiche;
comprendere le dinamiche sociali, politiche e culturali inerenti al mondo dei migranti;
partecipare al processo di integrazione degli alunni stranieri;
partecipare in modo attivo ad aspetti importanti della vita culturale cittadina;
essere consapevole dell’importanza del proprio impegno civile;
sapere utilizzare il proprio tempo libero in attività di arricchimento della propria persona e dell’altrui persona;
migliorare la propria attitudine a lavorare, discutere e affrontare situazioni diverse in gruppo;
comprendere l’importanza sociale del Volontariato stesso.
Strumenti
utilizzo di schede e altro materiale strutturato;
eserciziari e schede di classi anteriori rispetto a quella in cui è inserito l’alunno straniero;
materiale fornito dal Centro Scuola Territorio.
Luoghi
Per l’attività di volontariato: le classi che ospitano gli alunni stranieri e locali scolastici dei plessi; per l’attività di sintesi, locali dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas, in via Medaglie d’Oro, in Albenga (allora, oggi locali del II° Circolo);
per l’attività di tutoraggio: locali della Direzione del II° Circolo Didattico e/o del Liceo.
Tempi e calendario
Da concordare con le insegnanti di classe. Si presume un intervento nelle classi di almeno due ore settimanali in orario pomeridiano.
Verifiche
Saranno concordate con gli insegnanti del Liceo. Lo scrivente si propone come tutor per gli allievi e le allieve del Liceo che verranno supportati non solo come volontari/volontarie ma anche come tirocinanti.
Giuliano Falco
Ortovero, 3 ottobre 2005
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